Per rendere omaggio al 150° anniversario della scomparsa del poeta romano Giuseppe Gioacchino Belli, l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha realizzato nel 2013 un foglietto erinnofilo celebrativo.
Il foglietto riproduce il basamento in altorilievo che si trova sul retro del monumento dedicato al Belli, realizzato dallo scultore siciliano Michele Tripisciano (1860-1913) nel 1913, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dalla morte.
Il Monumento a G.G. Belli
Ed è proprio a Trastevere , nel rione più “romanesco” della città, nella piazza Giuseppe Gioachino Belli che sorge questo monumento voluto da Domenico Gnoli (Scrittore italiano, Roma 1838 - ivi 1915) e da altri romani che nel 1910 presentarono la proposta al sindaco Nathan.
Monumento a GG.Belli - Particolare del basamento riprodotto sul foglietto |
Nel basamento in basso, in rilievo, si trova il padre Tevere con la Lupa ed i Gemelli e nella parte dietro una scena che raffigura la statua parlante di “Pasquino” attorniata da popolani.
Alle sue estremità sono due fontane gemelle che ricevono acqua ognuna da un mascherone che raffigura la “Poesia” (sul lato verso il Tevere) e la “Satira”.
Ma veniamo al foglietto erinnofilo. Si è utilizzata la riproduzione del gruppo di popolani, nei caratteristici abiti ottocenteschi, accanto alla statua ‘parlante’ di Pasquino.
In basso a destra, sono presenti due perforati che mostrano, rispettivamente a destra e a sinistra, un ritratto del Belli ispirato al monumento romano a lui dedicato e le scritte “GIUSEPPE GIOACHINO BELLI” e “ROMAFIL 2013”.
In alto a destra, sono riportate le prime parole scritte dal poeta nell’introduzione ai sui famosi sonetti “IO HO DELIBERATO DI LASCIARE UN MONUMENTO DI QUELLO CHE OGGI È LA PLEBE DI ROMA”.
In basso a sinistra è riprodotto il logo dell’IPZS.
Il bozzettista è Gaetano Ieluzzo, Artista Centro Filatelico.