Fra i molti modi per celebrare un uomo illustre, uno è rappresentato dal dedicargli un'emissione filatelica.
Per il poeta romano Giuseppe Giachino Belli, nato a Roma il 7 settembre 1791 e morto nella stessa città il 21 dicembre 1863, varie sono le testimonianze che si possono ritrovare in tal senso.
I FRANCOBOLLI. I valori postali si dividono infatti in due grandi categorie: i francobolli ordinari e quelli commemorativi. Entrambe le tipologie possono essere usate per affrancare la normale posta ordinaria ovvero le lettere e le cartoline che circolano quotidianamente in grandi quantità.
Tutto sommato la storia del francobollo è relativamente recente, in quanto questo geniale oggetto comincia a circolare in Gran Bretagna solo dal 1837 grazie ad un inventore inglese Sir Rowland Hill. Il successo di questo strumento, che permetteva di far prepagare il servizio postale è stato planetario.Il francobollo è un piccolo rettangolo, nella maggior parte dei casi di carta filigranata, emesso dall'amministrazione postale su I francobolli e grazie alla fantasia e alla bellezza delle vignette, sono oggi i valori postali più utilizzati nel collezionismo filatelico.
IL FRANCOBOLLO IN ITALIA. Il francobollo fece la sua prima comparsa in Italia il 1º giugno del 1850, quando il Regno Lombardo-Veneto emise la sua prima serie denominata "Aquila Bicipite", che comprendeva cinque valori diversi. Nel giro di pochi mesi anche gli altri stati italiani preunitari si dotarono di francobolli: il 1º gennaio 1851 il Regno di Sardegna diede alle stampe la sua prima serie, il 20 centesimi (per tutto lo Stato) ed il 5 centesimi (per la città) recante l'effigie di Vittorio Emanuele II, mentre il 1º aprile successivo fu la volta del Granducato di Toscana. Gli altri stati preunitari seguirono a ruota: il 1º gennaio 1852 lo Stato Pontificio e nel giugno dello stesso anno il Ducato di Modena e il Ducato di Parma.L'ultimo degli antichi stati italiani ad adottare il francobollo fu il Regno delle Due Sicilie (1858).
FRANCOBOLLO COMMEMORATIVO DELLA MORTE DEL POETA GIUSEPPE GIOACHINO BELLI (anno 1963). Si deve aspettare il primo centenario della morte di Giuseppe Giachino Belli per vedere l'emissione del primo francobollo celebrativo del poeta romano.
Il francobollo mostra un bel ritratto da giovane del Belli (vedi immagine all'inizio), il valore è di lire 30, la data di emissione 14 novembre 1963.
BUSTE FILATELICA. Insieme al francobollo ricordo del centenario della morte di Giuseppe Gioachino Belli fu emessa anche una busta filatelica, con stampato il sonetto n. 1621. "Rifressione immorale sur Culiseo".
Le buste “primo giorno” o FDC (First Day Cover) sono buste affrancate con uno o più francobolli. La busta viene timbrata, con uno speciale annullo attinente al soggetto del francobollo, il giorno di emissione del francobollo.
St’arcate rotte c’oggi li pittori
Viengheno[2] a ddiseggnà cco li pennelli,
Tra ll’arberetti, le crosce, li fiori,
Le farfalle e li canti de l’uscelli,
A ttempo de l’antichi imperatori
Ereno un fiteatro, indove quelli
Curreveno a vvedé li gradiatori
Sfracassasse[3] le coste e li scervelli.
Cqua llòro[4] se pijjaveno[5] piascere
De sentí ll’urli de tanti cristiani
Carpestati e sbramati da le fiere.
Allora tante stragge[6] e ttanto lutto,
E adesso tanta pasce![7] Oh avventi[8] umani!
Cos’è sto monno![9] Come cammia[10] tutto!
4 settembre 1835
Per il poeta romano Giuseppe Giachino Belli, nato a Roma il 7 settembre 1791 e morto nella stessa città il 21 dicembre 1863, varie sono le testimonianze che si possono ritrovare in tal senso.
I FRANCOBOLLI. I valori postali si dividono infatti in due grandi categorie: i francobolli ordinari e quelli commemorativi. Entrambe le tipologie possono essere usate per affrancare la normale posta ordinaria ovvero le lettere e le cartoline che circolano quotidianamente in grandi quantità.
Tutto sommato la storia del francobollo è relativamente recente, in quanto questo geniale oggetto comincia a circolare in Gran Bretagna solo dal 1837 grazie ad un inventore inglese Sir Rowland Hill. Il successo di questo strumento, che permetteva di far prepagare il servizio postale è stato planetario.Il francobollo è un piccolo rettangolo, nella maggior parte dei casi di carta filigranata, emesso dall'amministrazione postale su I francobolli e grazie alla fantasia e alla bellezza delle vignette, sono oggi i valori postali più utilizzati nel collezionismo filatelico.
IL FRANCOBOLLO IN ITALIA. Il francobollo fece la sua prima comparsa in Italia il 1º giugno del 1850, quando il Regno Lombardo-Veneto emise la sua prima serie denominata "Aquila Bicipite", che comprendeva cinque valori diversi. Nel giro di pochi mesi anche gli altri stati italiani preunitari si dotarono di francobolli: il 1º gennaio 1851 il Regno di Sardegna diede alle stampe la sua prima serie, il 20 centesimi (per tutto lo Stato) ed il 5 centesimi (per la città) recante l'effigie di Vittorio Emanuele II, mentre il 1º aprile successivo fu la volta del Granducato di Toscana. Gli altri stati preunitari seguirono a ruota: il 1º gennaio 1852 lo Stato Pontificio e nel giugno dello stesso anno il Ducato di Modena e il Ducato di Parma.L'ultimo degli antichi stati italiani ad adottare il francobollo fu il Regno delle Due Sicilie (1858).
FRANCOBOLLO COMMEMORATIVO DELLA MORTE DEL POETA GIUSEPPE GIOACHINO BELLI (anno 1963). Si deve aspettare il primo centenario della morte di Giuseppe Giachino Belli per vedere l'emissione del primo francobollo celebrativo del poeta romano.
Il francobollo mostra un bel ritratto da giovane del Belli (vedi immagine all'inizio), il valore è di lire 30, la data di emissione 14 novembre 1963.
BUSTE FILATELICA. Insieme al francobollo ricordo del centenario della morte di Giuseppe Gioachino Belli fu emessa anche una busta filatelica, con stampato il sonetto n. 1621. "Rifressione immorale sur Culiseo".
Le buste “primo giorno” o FDC (First Day Cover) sono buste affrancate con uno o più francobolli. La busta viene timbrata, con uno speciale annullo attinente al soggetto del francobollo, il giorno di emissione del francobollo.
Busta filatelica ricordo, con il francobollo speciale e annulli postali del primo giorno di emissione con il sonetto " n. 1621. Rifressione immorale sur Culiseo |
Rifressione immorale sur Culiseo [1]
Viengheno[2] a ddiseggnà cco li pennelli,
Tra ll’arberetti, le crosce, li fiori,
Le farfalle e li canti de l’uscelli,
A ttempo de l’antichi imperatori
Ereno un fiteatro, indove quelli
Curreveno a vvedé li gradiatori
Sfracassasse[3] le coste e li scervelli.
Cqua llòro[4] se pijjaveno[5] piascere
De sentí ll’urli de tanti cristiani
Carpestati e sbramati da le fiere.
Allora tante stragge[6] e ttanto lutto,
E adesso tanta pasce![7] Oh avventi[8] umani!
Cos’è sto monno![9] Come cammia[10] tutto!
Note
1.Riflessioni morali sul Colosseo. 2.Vengono 3.Fracassarsi 4.Essi 5. Si pigliavano 6.Stragi 7.Pace 8.Eventi 9.Questo mondo 10.Cambia