14/11/13

Belli e la sua amata Cencia. Un gossip dell'800..

marchesa Vincenza Roberti,
detta Cencia

Qual è la ragione del collegamento fra il poeta Belli e Morrovalle, graziosa cittadina in provincia di Macerata, a circa quindici chilometri dal Mare Adriatico ? [Per approfondire.]

Questo luogo è famoso per essere stato il teatro di una passione... Quella che si è consumata, in bilico fra finzione letteraria e realtà sentimentale, fra Giuseppe Gioachino Belli e la marchesa Vincenza Roberti, chiamata dal popolo con il poco romantico soprannome di "Sora Cencia" che abitava proprio a Morrovalle. 

La marchesina ospitò più volte nel Palazzo Roberti il poeta romano Giuseppe Gioacchino Belli. 
E il poeta scrisse dei sonetti in lingua per lei raccolti nel "Canzoniere amoroso".
Morrovalle

A Morrovalle si è tenuto, il 13 ottobre 2013, un evento, inserito nelle iniziative nazionali per i 150 anni dalla morte di Giuseppe Gioachino Belli, il convegno dal titolo "Più pe la marca annamo" (Giuseppe Gioachino Belli, Morrovalle, Le Marche, Giacomo Leopardi) e la mostra "G.G. Belli e la marchesa Vincenza Roberti"(Da Roma a Morrovalle - Lettere Sonetti Pubblicazioni).
Vita di Belli
Giuseppe Gioachino Belli sposa a venticinque anni senza amore una ricca vedova, la contessa Maria Conti Pichi, dalla quale ebbe un unico figlio, Ciro.
Nonostante Maria (Mariuccia per gli amici) avesse 10 anni più di lui, fu proprio la contessa ad offrigli la mano. 
In principio,  Belli, a causa anche della sua modesta condizione, sembrò rifiutare, non volendo vivere alle spalle della moglie. 
Cosìcchè, la contessa riusci a trovargli un modesto impiego negli uffici pontifici,  cioè nell'Amministrazione generale del Bollo e del Registro. Così il matrimonio fu celebrato segretamente nel settembre del 1816, perchè i genitori di lei erano contrari.[Per approfondire ]
La moglie di G.G. Belli, 
Maria Conti vedova Pichi

Questa unione era d'altronde caldeggiata dal cardinale Ercole Consalvi, un potentissimo prelato che vedeva in questa unione  un'ottima sistemazione per il giovane Belli , sistemazione di cui il poeta aveva estremo bisogno. 
Così raggiunta una discreta agiatezza, Belli poté dedicarsi con maggiore impegno agli studi e alla poesia, sfruttando così il lungo periodo di tranquillità durante il quale scrisse la maggior parte dei suoi famosi "Sonetti romaneschi".

Belli e la marchesina Vincenzi
La conoscenza fra Belli e la marchesina Vincenza Roberti avvenne proprio grazie alla moglie di Belli, che era amica della madre. 
La marchesa Marianna  Botti, vedova di Tullio Roberti, veniva infatti spesso a Roma, per questioni burocratiche relative al dissestato patrimonio familiare, accompagnata dalla marchesina Vincenza.
Galeotte.. furono le passeggiate dentro Roma con il giovane Poeta che faceva da cicerone alle due nobildonne marchigiane...
La marchesina Vincenza Roberti
 "Cencia" 
 in età giovanile

I sentimenti del poeta improntati a gratitudine più che a vero amore per la moglie, fanno capire l'ardente passione che nasce in lui per la marchesina Cencia. 
A differenza di Maria, donna semplice, di mediocre cultura, più attempata di lui e non proprio bella, Cencia era colta, giovane, piacente. 
Domenico Gnoli,suo primo biografo,  così si esprime in proposito: "Vincenza Roberti occupò il cuore di Belli vuoto come un appartamento e ci prese stanza".
Così ogni estate Belli andava a Morrovalle dove passava lunghi periodi a casa Roberti
La frequentazione continuò anche dopo che Cencia si sposò con un medico condotto Pirro Perozzi. 
E Belli da innamorato ardente si trasformò in caro amico....
Anzi addirittura negli anni seguenti si cercò di far sposare il figli Ciro con la figlia della marchesina Roberti!!!

Ed è per questa passione che Morrovalle ricorda Peppe (così era chiamato il poeta) e Cencia, cioè la marchesa Roberti.

Per saperne di più sul convegno [leggi tutto]