Le malattie mietevano vittime anche fra i bambini e giovani ed erano causate dalla mancanza di igiene privata e pubblica, dalla debolezza dell'organizzazione sanitaria, dalla povertà, dalla fame, e dall'arretratezza medica che favoriva la loro diffusione.
Belli nasce a Roma (7 settembre 1791) in una famiglia benestante, nel cosiddetto Palazzetto Capranica su via dei Redentoristi angolo via di Monterone, zona centrale della città. E nonostante questo iniziale vantaggio vedremo come le disgrazie arrivano presto a segnare l'esistenza del Poeta e della sua famiglia.
Piazza San Lorenzo in Lucina |
Il destino comincia ad accanirsi privando la famigliola del capofamiglia.
Un'epidemia di tifo esantematico colpisce Civitavecchia dove la famiglia Belli si era trasferta nel 1800, dopo vicissitudini di carattere politico, e dove Gaudenzio aveva trovato un lavoro ben retribuito.
Un'epidemia di tifo esantematico colpisce Civitavecchia dove la famiglia Belli si era trasferta nel 1800, dopo vicissitudini di carattere politico, e dove Gaudenzio aveva trovato un lavoro ben retribuito.
Gaudenzio viene contagiato, e muore il
25 marzo 1802, lasciando la famiglia in difficoltà economiche.
Flaminia, la madre con i 3 figli torna a Roma in un umile casa di via del Corso 391, vivendo poveramente. E' costretta a fare lavori di cucito per provvedere ai tre figli. Nel frattempo Luigia si risposa e nasce un quarto figlio, Antonio, che morirà dopo la nascita.
Flaminia, la madre con i 3 figli torna a Roma in un umile casa di via del Corso 391, vivendo poveramente. E' costretta a fare lavori di cucito per provvedere ai tre figli. Nel frattempo Luigia si risposa e nasce un quarto figlio, Antonio, che morirà dopo la nascita.
Ma non finisce qui. Dopo il padre Gaudenzio, nel 1807 muore anche la amatissima madre Luigia Mazio.
Gli orfanelli cercano ospitalità
Così a soli 16 anni Giuseppe Gioachino, insieme ai due fratelli più piccoli rimangono orfani .
Oltre alla mancanza di affetto e protezione dei genitori, i tre ragazzi devono affrontare anche difficoltà economiche. Senza casa, senza rendite, i i tre orfanelli vagano da un parente all'altro
.
Subito dopo la disgrazia Giuseppe, Carlo e Flaminia vanno a vivere dallo zio Vincenzo Belli, fratello del padre.
I parenti ricchi prima sono costretti ad accogliere i tre orfani però ...
Vincenzo coadiuvava il suocero nella attività amministrativa e ricopriva anche il grado abbastanza elevato di computista capo presso Presidenza delle strade, importante magistratura pontificia che aveva ampia giurisdizione nella tutela delle strade di roma e dello stato pontificio.Ma questa è tutta un'altra storia..
Conflitti con la zia Teresa
Oltre alle difficoltà che la vita gli aveva presentato , ci si mette pure la Zia Teresa, moglie di zio Vincenzo.
Vincenzo Belli si era sistemato bene, in quanto aveva sposato la figlia di Lorenzo Capponi, facoltoso amministratore di case patrizie e viveva nella casa del suocero nell'elegante piazza San Lorenzo in Lucina 35 (quasi di fronte alla chiesa omonima).
Palazzo Poli |
Conflitti con la zia Teresa
Oltre alle difficoltà che la vita gli aveva presentato , ci si mette pure la Zia Teresa, moglie di zio Vincenzo.
La zia infatti non vedeva di buon occhio la coabitazione dei suoi figli, ricchi e prìvilegiati con i tre cugini poveri e sfortunati.
Possiamo solo immaginare, come in un feuilleton strappacuore, le umiliazioni che dovettero subire i tre fratelli.
E così tra una mortificazione e l'altra, la zia Teresa riesce nel suo intento e fa trasferire i fratelli Belli da un'altra zia paterna Maddalena.
La nuova sistemazione per i tre ragazzi è molto più modesta della precedente ed è situata in una via dal nome che è tutto un programma: via della Fossa 2, a Trastevere.
Racconta una degli ultimi discendenti della famiglia Belli che la zia Teresa appena vedeva i tre orfanelli che continuavano a presentarsi a mangiare da lei non si tratteneva dal dirgli : " Anche oggi siete venuti...".
E così tra una mortificazione e l'altra, la zia Teresa riesce nel suo intento e fa trasferire i fratelli Belli da un'altra zia paterna Maddalena.
La nuova sistemazione per i tre ragazzi è molto più modesta della precedente ed è situata in una via dal nome che è tutto un programma: via della Fossa 2, a Trastevere.
Racconta una degli ultimi discendenti della famiglia Belli che la zia Teresa appena vedeva i tre orfanelli che continuavano a presentarsi a mangiare da lei non si tratteneva dal dirgli : " Anche oggi siete venuti...".
Che carità cristiana!!